 1 È stato eseguito, grazie al programma FurMark 1.10 (di Geeks 3D), un test in cui entrambi i processori di entrambe le schede grafiche sono stati sottoposti ad un rendering molto gravoso, alla massima velocità possibile: un cosiddetto test di "burn in". Scopo del test era verificare le temperature, gli assorbimenti e la stabilità del sistema grafico (che, si ricorda, è overcloccato di circa 100MHz), sottoposto a condizioni estreme. |
 2 L'immagine (in movimento, a 49 frames al secondo) prodotta dal test. La velocità a cui viene renderizzata l'immagine non è, in questo test, rilevante. Ciò che si voleva ottenere è il massimo stress termico possibile alle schede. |
 3 Il test è stato eseguito per il tempo necessario a raggiungere la stabilità termica (circa 10 minuti). L'immagine mostra la pagina di overview del controller di sistema, con le temperature nei vari punti dell'impianto, i valori del flusso e della velocità delle ventole. La potenza assorbita dal fluido raffreddante durante il suo passaggio nei waterblocks, calcolata dal sistema, è pari a 763W. Durante questi test la temperatura ambiente era di 25.5 °C. |
 4 Grafici delle temperature e delle potenze raggiunte da ogni GPU. Le potenze sono espresse in valori percentuali rispetto alla massima potenza standard delle singole GPU. Essi raggiungono valori superiori al 100% (dal 119 al 125%) a causa dell'overclock di 100MHz imposto alle schede. Le temperature si mantengono entro limiti molto contenuti (tra i 57 e i 60°C). Durante questi test la temperatura ambiente era di 25.5 °C. |
 5 La potenza assorbita dalla rete durante questo test è di 940W. |